Il primo passo per coltivare un orto è prendersi cura del terreno, preparandolo affinché sia favorevole alle colture che andremo ad inserire.
Si tratta di un lavoro molto importante, che condiziona per buona misura il risultato finale della coltivazione.
Una terra ben lavorata e con la giusta concimazione di fondo, risulterà soffice, fertile, facilmente penetrabile per le radici delle piante, e capace di trattenere l’umidità senza ristagni nocivi, prevenendo così molti problemi.
I lavori da intraprendere per preparare un buon orto iniziano con la pulizia del suolo, si prosegue poi con la vangatura (il taglio di piccoli blocchi di terreno che vengono rivoltati e sminuzzati), la concimazione di fondo, la fresatura/zappatura e la preparazione del letto di semina.
Quando iniziare
Si può iniziare a coltivare il proprio orto praticamente in ogni momento dell’anno, c’è sempre qualche lavoro da fare e qualche pianta che si può seminare o trapiantare.
Tuttavia il momento più propizio per gli ortaggi è la primavera, in particolare il mese di marzo per le semine, quelli di aprile e maggio invece sono ottimali per i trapianti di piantine già formate.
Per seminare in primavera bisogna cominciare a lavorare prima: la cosa migliore è effettuare la lavorazione del terreno tra l’autunno e l’inverno, in questo modo il suolo smosso, ossigenato e arricchito di sostanze organiche inizierà ad attivarsi ed avrà tempo di strutturarsi al meglio, le piogge autunnali e le gelate invernali miglioreranno la struttura fisica del suolo.
Il risultato garantirà un substrato soffice e fertile, pronto ad accogliere le piante orticole.
Ci sono due fasi molto importanti da tenere a mente per preparare il proprio terreno affinché ci garantisca degli ottimi raccolti e sono: